sabato 9 giugno 2012
I'M GOING BACK TO THE STARS, dalla Tela di M. Dell'Armi il bijou di I. Borghese e l'INVITO PER IL 17 giugno
Il Fungo – Quattordicesimo piano
è lieto di invitarvi a
L’esposizione Colori e Parole d’Autore
Le tele di Massimo Dell’Armi
e
Livres & Bijoux di Isabella Borghese
domenica 17 giugno 2012
ore 18, 30
piazza Pakistan, 1
Roma
Ingresso libero
La collezione di Livres & Bijoux – estate 2012 Colori e Parole d’Autore in 10 pezzi esclusivi nasce dalla volontà di promuovere la collana di narrativa contemporanea di Nova Delphi Libri attraverso collane handmade “di giorno bijou, di notte segnalibro” realizzate con ornamenti in das.
Il lavoro di découpage, che realizza gli elementi ornamentali, da una parte si ispira alle tele di Massimo Dell’Armi riproducendo su carta stampata dettagli delle sue opere, dall’altra riporta stralci di Madame Bovary, nella versione edita da Rizzoli nel 1950.
Gli aforismi che accompagnano la collezione sono tratti da Concerto per aforisma (quasi) solo, di Fabio Sebastiani - Zona editrice
Ogni collana di questa collezione è accompagnata da un’altra con la particolarità di una doppia funzione: “di giorno bijou, di notte segnalibro” ed è realizzata col cuoio ed elementi ornamentali.
LA CASA CONVOGLIO, di Raquel Ochoa
È il 28 ottobre del 1885 quando Honorato de Oliveira Carcomo, da poco rientrato nella nativa Daman, capitale dello Stato Portoghese dell’India, prende in moglie la giovane Maria Grácia Flores. In quegli anni, dopo quattro secoli di dominio, le colonie portoghesi si avviano verso un lento declino. Il Novecento è alle porte e, con esso, un futuro turbolento e imprevedibile. Su questo sfondo si muovono i personaggi de La casa-convoglio: quattro generazioni della famiglia Carcomo alle prese con l’imprevedibilità del destino, donne e uomini finemente ritratti tanto nell’impeto delle proprie passioni quanto nel confronto inevitabile tra appartenenza e fatalità. Una storia ben raccontata, grazie a un perfetto equilibrio tra gli elementi storici e le avventure personali e collettive dei protagonisti. Emblematica è l’immagine stessa data dal titolo: una casa sempre in movimento. Da Daman a Nagar-Aveli fino a quella Lisbona per tanto tempo solo immaginata.
ARRIVER, dalla Tela di M. Dell'Armi il bijou di I. Borghese per LE RADICI ALTROVE, di S. Khan - Nova Delphi Libri
da LE RADICI ALTROVE, di Shubnum Khan - NOVA DELPHI LIBRI
Alcune persone dedicavano la vita alla tristezza, all’amore o alla carriera. Khadeejah l’aveva dedicata alla cucina. Il modo in cui un dito carezzava un pomodoro succoso, o in cui la lingua si muoveva su un’ottima salsa al tamarindo, il sospiro esalato dopo un gustoso biryani donavano a Khadeejah un piacere che non aveva trovato in nessun’altra parte della sua vita. Nei suoi cibi metteva il cuore e l’anima (mescolati a un pizzico di tristezza e d’amor perduto). Le persone che assaggiavano i suoi piatti guardavano la vecchina curva davanti a loro con occhi nuovi. Sentivano di conoscerla attraverso il gusto del suo cibo. Venivano toccati nel profondo. Nei fiocchi di riso candido percepivano la sua gentilezza; nei saporiti stufati di carne avvertivano la sua passione e nel dolce sarbath lattiginoso coglievano la sua tristezza e, dopo il primo sorso, rimanevano per un attimo in silenzio. Khadeejah diveniva parte del cibo e, attraverso il cibo, gli altri divenivano a loro volta parte di lei. (...)
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